Affrontare l’esame di Stato è un momento che segna la vita di ogni studente. Per molti è la fine di un percorso iniziato anni prima, per altri rappresenta la rivincita dopo una lunga pausa o un’occasione di riscatto. Negli ultimi anni, però, qualcosa è cambiato: sempre più persone scelgono di studiare a distanza, affidandosi a scuole online per ottenere il diploma. E allora la domanda diventa inevitabile: come funziona l’esame per chi ha studiato in questo modo?
A pensarci bene, dietro questa domanda c’è molto più di un dubbio tecnico. C’è l’ansia di chi non sa se sarà trattato allo stesso modo degli altri, c’è la curiosità di capire se le prove sono identiche, c’è il timore di non sentirsi all’altezza perché non si è stati ogni giorno in classe. In realtà, l’esame di Stato non fa distinzioni: le regole sono uguali per tutti, ma viverlo dopo un percorso online ha sfumature uniche, che meritano di essere raccontate.
L’esame come rito di passaggio
L’esame di Stato non è solo un insieme di prove da superare. È un rito di passaggio che accompagna lo studente da una fase all’altra della vita. Lo è per i ragazzi di 19 anni che lo vivono come la porta verso l’università, ma lo è ancora di più per chi, dopo anni, decide di rimettersi sui libri.
Pensiamo a un adulto che lavora da dieci ore al giorno e la sera accende il computer per seguire una lezione online. Oppure a una mamma che studia mentre i figli dormono. Quando queste persone arrivano davanti alla commissione, non portano solo appunti e schemi, ma anni di sacrifici. Per loro l’esame è un traguardo che vale doppio, perché non certifica solo competenze scolastiche, ma anche forza di volontà.
Ecco perché, al di là della forma, l’esame di Stato diventa un momento carico di significato per chi ha studiato online.
Come si arriva all’esame
Chi sceglie la formazione a distanza segue un percorso simile a quello degli studenti tradizionali, ma con una differenza: al termine non basta aver studiato, serve iscriversi come candidato esterno presso un istituto statale o paritario.
Questa iscrizione è un passaggio formale ma fondamentale. Di solito si presenta entro l’inverno, allegando documenti, programmi seguiti e talvolta relazioni firmate dai tutor. È un po’ come bussare alla porta della scuola e dire: “Ho studiato altrove, ma sono pronto a dimostrarvi quello che ho imparato”.
In alcuni casi, soprattutto quando si recuperano più anni in uno, bisogna sostenere prima esami di idoneità. Sono prove che certificano la preparazione raggiunta e che permettono di accedere alla classe successiva o direttamente alla maturità. Non sono un ostacolo, ma una garanzia: servono a dimostrare che, pur senza la frequenza in aula, si è raggiunto il livello richiesto.
Come si svolge la maturità
Le prove dell’esame di Stato non cambiano per chi ha studiato online. Sono le stesse, con gli stessi criteri di valutazione:
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Prima prova scritta: un elaborato di italiano, uguale per tutta Italia, con più tracce tra cui scegliere. Non serve conoscere tutto a memoria, ma saper scrivere in modo chiaro e ragionato.
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Seconda prova scritta: dipende dall’indirizzo di studi. Può essere latino per il classico, matematica per lo scientifico, oppure una materia caratterizzante per istituti tecnici e professionali.
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Colloquio orale: il momento più intenso, dove la commissione vuole capire non solo cosa si sa, ma come lo si sa raccontare. È un dialogo che parte da un tema o un documento e si allarga alle varie materie.
Per uno studente online non c’è nessuna “corsia separata”: si siede nello stesso banco degli altri candidati e viene valutato con gli stessi criteri. La vera differenza non è nella forma, ma nell’esperienza personale che lo ha portato fin lì.
Le difficoltà e le paure
Arrivare all’esame dopo aver studiato online significa affrontare anche paure diverse. Molti si chiedono: “Sarò preparato come gli altri? Saprò reggere la tensione?”. È normale avere dubbi, soprattutto se non si è vissuta la vita di classe fatta di interrogazioni quotidiane e verifiche continue.
Ma spesso chi ha studiato a distanza ha sviluppato un’arma potente: la capacità di autogestirsi. Ha imparato a organizzare il tempo, a studiare con costanza, a non mollare anche senza la pressione di un professore accanto. Questa autonomia diventa un punto di forza proprio all’esame, quando serve lucidità e sicurezza.
Certo, le emozioni non mancano. L’ansia della prima prova, la paura di un blocco all’orale, il timore di non ricordare una formula o un autore. Ma dietro ogni studente online c’è quasi sempre una motivazione più profonda: non solo “passare l’esame”, ma dimostrare a se stesso che è possibile. E questa motivazione diventa la spinta più grande.
Le storie che fanno la differenza
Per capire davvero cosa significa affrontare l’esame dopo un percorso online, basta ascoltare le storie.
C’è Marco, 35 anni, che aveva lasciato la scuola per lavorare. Dopo dieci anni ha deciso di riprendere gli studi online. Si è preparato di notte, tra una trasferta e l’altra. Il giorno dell’esame, quando ha firmato il foglio della prima prova, aveva le mani che tremavano. Ma una volta iniziato a scrivere, ha capito che tutto quello studio “da solo” non era stato inutile.
C’è Anna, mamma di due bambini, che ha studiato con le cuffie mentre li addormentava. All’orale ha parlato con passione di letteratura, collegando autori diversi come se stesse raccontando una storia a loro. La commissione si è emozionata, e lei ha capito che quell’impegno non era solo per il diploma, ma anche per dare un esempio ai suoi figli.
E poi c’è chi, come molti studenti adulti, ha visto nel diploma un vero atto di riscatto. Un modo per rimettere ordine in un percorso che sembrava interrotto per sempre.
Un titolo che apre porte
Alla fine, superare l’esame di Stato significa avere in mano un titolo che ha valore legale. Non importa se è stato conquistato con un percorso tradizionale o con uno online: il diploma è lo stesso, riconosciuto in tutta Italia e spendibile per l’università o per il lavoro.
Il percorso online, se seguito con serietà, dimostra che la scuola non è fatta solo di aule e banchi, ma soprattutto di volontà. Oggi grazie alla tecnologia è possibile studiare in modo flessibile e personalizzato, senza perdere nulla in termini di qualità.
Un esempio è il diploma online con ISU, che unisce tutor dedicati, lezioni digitali e programmi su misura. Non è un “diploma facile”: è un percorso serio, che accompagna fino all’esame di Stato dando gli strumenti per affrontarlo con sicurezza.
Alla fine, l’esame non è solo una prova scolastica. È un momento che racchiude sacrifici, sogni e determinazione. E quando la commissione annuncia che si è superato, non è solo un titolo che si ottiene, ma la certezza che, nonostante le difficoltà, si è stati capaci di non mollare.




